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REPORT



BULGARIA TOURS TEAM GATTI NERI
PARTECIPANTI:
Nik Nome moto
President Daniele Honda VARADERO
Mettius Matteo Bmw GS Avventure 1200
Harlet 57 Ezio Bmw GS 1200
Il Ros Andrea Bmw GS 1200

Ci hanno raggiunto nel finale del tour a Belgrado:

Ascar Oscar Thriump Tiger
Viki 965 Vittorino Bmw GS Avventure
Già sul posto a Belgrado per lavoro, ci ha preparato insieme al suo aiutante il tour nella città:
Vagabondo Silvio Honda Varadero.

Comincio con dirvi che in Bulgaria ci sono già stato: http://it.youtube.com/watch?v=a5niAr5Tx9w. Ho cercato mete alternative e come sapete in 10 giorni non si può vedere tutto. Comunque mete interessanti come il monastero di Rila , la capitale storica Veliko Tarnovo che meritano di essere visitate non le ho fatte perchè già visitate in precedenti viaggi.
Diario di viaggio, a cura del president, con la collaborazione del fedelissimo nipote.

I giorno
Ore 5, sveglia. Mentre mi preparo per la partenza sento il campanello suonare, vado giù e trovo Luca e Tatiana venuti a salutarci. Anche loro partivano ma non con noi, ben si dalla parte opposta in Galles. Nel frattempo arriva il resto della truppa… i soliti riti scaramantici e si parte! Affronteremo nel primo giorno il tappone di 1100 km Udine-Sofia tutto di autostrada fino a Nis. Fino a Zagabria ci accompagna una nebbia un po fredda oltre ad alcune nuvole basse. Poi man mano, procedendo, si alza notevolmente la temperatura e cominciamo a levare le varie maglie. Circa verso l’ora di pranzo ci fermiamo in un Grill nei pressi di Belgrado, e li ci spariamo un mega filetto con pomodori e patatine. Ottimo direi! Si procede a Nis dove come dicevo finisce l’autostrada e procediamo spediti senza allungarci troppo nelle soste arrivando alle 19 a Sofia. Ottimo risultato di squadra!! Poi entriamo in città, e per trovare l’albergo prenotato ci metto del mio e alle 20 finalmente arriviamo. Lo trovato!. Trattiamo il parcheggio moto con il guardiano, poi doccia e si cena con un brindisi di inizio ferie

II giorno
Si parte. Carichiamo e si va in direzione del Mar Nero non prima di una foto sotto il cartellone Sofia(fotto scattata da un poliziotto). Mettius si mette davanti e sbaglia strada. Come al solito lui senza la tecnologia “tom tom”… è perso. Modifichiamo il programma ed andiamo ad Albena. Per arrivare qui il paesaggio è un bel sali scendi con curve dolci. Ci fermiamo a pranzo vicino ad un laghetto. Mentre mangiamo notiamo nel prato una specie di marmotta che ci osserva. E questo per la fauna. Ripartiamo e finalmente dopo aver attraversato Varna si vede il Mar Nero. aggiungendo altri 500 chilometri Sofia-Albena. È un paese di alberghi, andiamo alla reception e prenotiamo per due notti. Doccia e una camminata per sgranchirci i 1600km dei due giorni. Ci facciamo un giro per la via centrale piena di bancarelle e negozi di ogni tipo di souvenir. Ci facciamo pi una cena in riva al mare. Naturalmente qui ogni locale ha un complessino che suona. Altra camminata lungo la spiaggia per un drink in disko ……………


III giorno
Colazione in albergo a buffet e mi sono fatto una palata di nutella con crep e brioche. Mini tour a Kalaikra, uno splendido spuntone roccioso che si affaccia sul Mar Nero. Da li si vedono sguazzare i delfini. Direi suggestiva la visione! Nel pomeriggio Il Ros ed Ezio proseguono il tour sconfinando in Romania. Mentre io e Matteo andremo in spiaggia. Io appena arrivati mi faccio un bel massaggio terapeutico con 10€ per 25 minuti poi un bagno e relax, dopo due giorni di moto ci vuole! In serata il tempo si guasta con un temporale che però rinfresca l’aria. Infatti la sera per uscire abbiamo dovuto mettere la maglia per andare a cena.

IV giorno
Lasciamo Albena per andare a Sozopol, ma durante il tragitto ci fermeremo per una visita a Nessebar. La strada è ben asfaltata e piena di curve cosa che a noi non dispiace. Il cielo era nuvoloso e a causa di questo la sosta a Nessebar non ha soddisfatto il gruppo Perché c‘era una invasione di turisti.
Nessebar, città delle quaranta chiese, protetta dal UNESCO, è un grosso borgo adagiato su una penisola rocciosa. Ora la stando rovinando con eccessivi negozi e così facendo le fanno perdere il suo fascino.
Procediamo per Sozopol e dopo un accurata ricerca troviamo un hotel giusto fronte mare. Direi ottima posizione, li faremo tre notti.
Sozopol è simile un po’ a Nessebar come caratteristiche ma il centro storico è più vivibile. Si trova a 33km da Burgas e fu fondata dai greci nel 610 A.C che la battezzarono Apollonia . Nel lungomare ci sono un sacco di enormi bar stile disko fatti bene e un sacco di attrattive. Da subito ci facciamo una camminata fino al centro storico molto carino facendoci un aperitivo in un bar a picco sul mare con il sole che stava tramontando. Ceniamo in un localino sempre a picco sul mare che ci deliziava di una brezza marina rinfrescante. Li ci faremo pesce ed una bella oratona DOC. Nel rientro a piedi un drink per digerire in questi disco bar ……

V giorno
Il Ros voleva sconfinare in Turchia, io ho cercato di farlo desistere ma ha tenuto duro e ci siamo fatti un mini tour prima costeggiando il Mar Nero, passando per Djuni dove c’è un mega Hotel 5 stelle immerso in un parco. Ma poi più avanti per una lunga spiaggia di sabbia bianca libera molto frequentata dai nudisti. Giunti ad un bivio che procede verso la Turchia lasciamo il mar alle spalle. Qui la strada diventa tortuosa e piena di curve, ma fresca visto che si snoda in mezzo ai boschi. Finalmente arriviamo al confine ignari dell’ ‘odissea che ci sarebbe aspettato. Sia al confine Bulgaro sia su quello Turco. Praticamente ci sono 5 passaggi da fare. Dal primo che ti da una chiavetta usb poi passi al secondo e se la chiavetta non ha registrato o è difettosa devi ritornare indietro. Per quando arrivi al ultimo controlla se hai fatto tutti i passaggi. Poi entriamo in dogana Turca. Qui più o meno la stessa cosa ma senza la chiavetta. Passi da un ufficio all’ altro senza molte spiegazioni. Qui timbri su timbri. Al ritorno pensate che un funzionario di un ufficio non c’era e dopo mezzora di ricerche abbiamo scoperto che stava controllando un bus all’ esterno. Noi con molta “calma apparente “ con tutti gli altri turisti imbufaliti abbiamo dovuto cercarlo noi di persona per farci mettere il timbro mancante!!! Allucinante!!! Entriamo finalmente in Turchia e subito un bel sterrato a causa lavori in corso. Lo scenario cambia, e al posto delle chiese ortodosse ci sono i minareti, e le colline sono più alte e boscose. Arriviamo nella cittadina che dista 50 km dal confine e li fermiamo un Biker turco molto gentile che ci fa cambiare soldi e ci porta in un ristorantino con aria condizionata, e visto il caldo che faceva ci ha ritemprati. Rientriamo con la trafila che vi ho spiegato alla dogana. Ritornando, in hotel io e Mettius facciamo il bagno. Il mare era agitato con onde talvolta così grandi che ti cappottavano letteralmente… una goduria vedere Mettius travolto dal Honda visto che ha una BMW. Scusatemi la battuta. Doccia e poi a cena in un ristorante che Matteo aveva preso da una segnalazione della guida. Ci sediamo a cena ma accanto a noi cera un bimbo che per quasi metà cena, che poi se ne andato, ha urlato e frignato non poco. Poi solito rientro per il lungo mare …………..

VI giorno
Dedito al relax io e Mettius siamo andati in centro per compere, souvenir e foto della cittadina. Poi pranzo con frittura mista e una buona pennichella. E poi in spiaggia
Il ros ha approfittato per sostituire la lampada anabbagliante e il rabbocco olio. In serata cena. Dove siamo stati la prima sera ci aveva soddisfatto e ci siamo mangiati ancora pesce. Premetto che qui in Bulgaria si spende poco, es: la birra varia da 70 centesini a 1 € dipende dove la bevi. Per dormire si variava da 15€ a 30€ per i pranzi da 7€ per pizza a 10€ al massimo di 20€ mangiando filetto di carne o pesce orata

VIIgiorno
Si inizia il giro di boa. Dobbiamo arrivare in serata a VIDIN. Partiamo e appena usciti da Burgas il traffico è intenso e riprendiamo il Sali scendi con ai lati grandi campi di girasole, angurie oppure meloni. Ci fermiamo prima di affrontare il passo di montagna che ci porterà a Trojan. Nella sosta senza volere ho messo via in tasca il telefonino del Ros. Poi lui pensava di averlo perso così ci siamo mangiati mezzora per la ricerca, ma poi grande risata e stupore nel ritrovarlo in tasca mia. Facciamo il passo, una strada stretta e scivolosa, e arriviamo al Monastero di Trojan. Carino ma ne ho visti di meglio. Oramai ci fermiamo li per un boccone. Non è stata una buona idea e le polpette mi son venute su come se avessi bevuto benzina… in compenso si aveva una anziana signora che ha cantato per tutta la sosta. Riprendiamo le moto e vedo il Ros in difficoltà nel partire, guardo la ruota gli urlo “fermaaaaaaa!!!“. Aveva messo il blocca disco! io quando lo ha messo gli avevo sconsigliato presumendo i danni che poteva fare. Per sua e nostra fortuna nessun danno. Scendiamo a valle per dirigerci a Lovec, ma qui la temperatura è salita sino a 37°. Un paio di foto, bevuta molta acqua . Si prosegue con visiera chiusa causa vento caldo che ti arrivava nel viso quasi avessimo un fon acceso puntato sul viso. Per arrivare a Vidin dobbiamo tagliare per una strada secondaria molto tortuosa, ma poi riprendiamo la statale che ci porta a Vidin, cittadina di frontiera sul Danubio, che fa confine con la Romania ed è a 30 km dalla Serbia. Una cittadina malinconica . percorso 700km Sozopol – Vidin

VIII giorno
Entriamo in Serbia. Qui la strada non è il massimo come asfalto. Costeggiamo il Danubio fino a Belgrado passando per le porte di ferro, una diga con sopra la strada che congiunge le due nazioni. Fino li il paesaggio non è bello ma poi il fiume ha le famose gole naturali dove si incanala regalando dei bei scenari; per farvi capire tipo fare la strada panoramica del lago di Garda dalla parte di Limoni. Poi si allarga di nuovo sembrando un lago. Da qui in poi il caldo si farà insopportabile, raggiungendo i 41gradi !!! . Pranziamo a Pozarevac. Con mia fortuna al serbo che avevo chiesto le info mi ha portato in un ristorante climatizzato… li il solito filetto . Ripartiamo in un caldo da incubo per andare a Smederevo, luogo d’incontro con Ascar e Viki, che arrivavano da Udine, dove faceva base per lavoro sempre uno dei nostri Vagabondo. L’hotel non era facile da trovare e abbiamo fatto 37 km di ricerche su e giù per la cittadina. Io appena arrivo mi faccio letteralmente 2 litri di acqua a canna. Ceniamo in Hotel con il vino di Ascar. Dopo tanta birra ci vuole e Vagabondo ci illustra la giornata che faremo a Belgrado. Nota negativa: in camera non cera l’aria condizionata e ho dormito poco e niente anzi niente tra una doccia e l’altra

IX Giorno
Con nostro stupore al mattino il clima è cambiato totalmente. Andremo a Belgrado in due macchine un taxi e la macchina che usa per lavoro Vagabondo. Entriamo in città dove ci fa vedere i palazzi militari e strategici bombardati dalla guerra. Li ci sbalordisce la precisione con cui li hanno presi, vedi foto. Poi entriamo nella fortezza che domina Belgrado, con all’interno alcune chiese, musei, e un bel parco che come dicevo visto che l’aria si era rinfrescata si stava magnificamente . Da lassù hai la visione del Danubio e la Sava dove si uniscono i due fiumi. Usciamo per una passeggiata nella via centrale di Belgrado ed un aperitivo. Poi ci porta in un ristorante DOC con varie squisitezze del posto, dagli antipasti ai secondi visto, e che siamo delle buone forchette, ci abbiamo dato dentro alla grande. Ritorniamo alla fortezza per un po’ di relax nel parco, anzi: ognuno si è scelto una panchina per un riposino. Continuiamo a girala per andare sulle sponde del Danubio. Li aveva prenotato il giro e cena con il boat. Sono le 19-30 e si sale . Si vede il sole Tramontare sul fiume. Mentre preparano la barca per partire il sole scompare ma riappare una luna con il massimo dello splendore. Ormai è buio e la luna e le luci di Belgrado ci regalano un atmosfera magica, e all’ interno del boat oltre a cenare un po’ di calamari alla griglia ecc… c’era musica folk locale. Direi che come ultimo giorno è stato fantastico, e per finire abbiamo visto l’eclissi di luna.
Un GRAZIE a Vagabondo e il suo collaboratore serbo Njegos che ci hanno fatto godere di una splendida giornata a Belgrado. Li salutiamo, loro rimangono lì per lavoro.

X giorno
Ultimo giorno partiamo presto e prendiamo l’autostrada ma ci frega la distanza dei distributori di benzina. Siamo arrivati in un pit stop al limite di riserva, e due presi dal panico sono usciti persi ma poi ritrovati entriamo al ultimo grill in Slovenia e salutiamo Mettius e Viki. Noi proseguiamo per la statale ed Ascar si accorge che ha ancora un bottiglia di prosecco, così a pochi km da Udine ci fermiamo e brindiamo oltre per fatto che siamo arrivati TUTTI SANI E SALVI anche per il mio compleanno.

Conclusioni:
4000km percorsi, nessun inconveniente ne fisico ne meccanico e già questo è un buon risultato. Tuta antipioggia mai adoperata. Personaggio del giro indubbiamente IL ROS che ci ha allietato con le sue avventure Biker. Lungaggini burocratiche al confine Bulgaro- Turco , un grosso applauso a Vagabondo e il suo aiutante Njegos che ci ha preparato la tappa di Belgrado. La spesa è rientrata abbondantemente nelle previsioni. In Bulgaria è molto conveniente e le persone sono disponibili sempre a darti una mano senza interesse personale. Ci tengono a far bella figura del loro paese. Lo standard dei alloggi discreto in alcuni buoni hotel da tre stelle. I pranzi ottimi dal filetto di carne al pesce (orata e branzini). Sul mare birra ottima e non gassata, vino non male ma meglio il nostro in Friuli. Strade accettabili a parte qualche tratto molto sconnesso, ma ci stanno lavorando. Meglio comunque tenere le mani sul volante e prestare molta attenzione, sulle strade la comparsa di qualche animale oppure qualche buca improvvisa può essere fatale. Controlli polizia ce ne sono un sacco ma noi non ci hanno mai fermato.

Arrivederci al prossimo viaggio

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