Ungheria -Eger -Tocaj

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Video fatto per sbaglio: dovevo fare una foto ! http://youtu.be/Zz9eO0RGyPk
Foto con digitale seria https://plus.google.com/photos/10541701 … banner=pwa
Digitale da combattimento :https://plus.google.com/photos/10541701 … banner=pwa
Tour di 4 giorni Eger e Tokaj
Partecipanti tutti uno differente dall’ altro, con spiccate e strane doti caratteriali, ovviamente compreso me !
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President Honda Varadero ( ideatore del tour )
Pompir Honda Varadero
Nevio VFR Honda ( la calma apparente )
Olivano CBF Honda ( il porta borse della Safety Bike )
Il Che Guzzi Stelvio ( Safety Bike )
Harley 57 ( assistente contrario alla Safety bike )
Titus GS BMW : per lui velocità da camionista sempre !
Ci hanno raggiunto lunedì:
Orso Gede Honda Varadero: da Brno senza baby killer
Valter ZZR Kava: si sta allenando come lottatore di Sumo
Gianfranco ZZR Kava il copari di Valter

Fatto quattro giorni intensi in Ungheria nella Zona di Eger e Tokaj. Ore 7 finalmente si parte: Titus fa strada, piove a tratti ma lui, come dicevo, che sia pioggia o autostrada asciutta ha la velocità da camionista . Al grill benzina e caffè: partiamo subito e come previsto la pioggia é a tratti fino a Lubiana. Ci fermiamo a Celje, li’ ci aggiunge il Pompir che arrivava da Tarvisio. Durante l’attesa per il suo arrivo si vede spuntare qualche panino….. Ripartiamo, esce il sole che scalda pure bene, da subito al distributore prima dell’ Ungheria facciamo la vignetta . Con le due vignette Slovene e Ungheresi da Gorizia fino quasi a Egher 10 € : con dieci euro in Italia non arrivi a fare Udine Tarvisio. Al confine abbandoniamo l’autostrada per una strada itinerante fino a Keszthey. Li’ troviamo un posticino sul lago Balaton per pranzare.
Ripartiamo e rientriamo in autostrada ma attraversando Budapest con sosta rigenerativa alla Cittadella: da li’ hai un bel panorama . Ma come si dice il sol mangia le ore e così si riprende strada. Arriviamo a Eger nell’ Hotel Korona: direi ottima scelta in pieno centro con terme , arredamento un po’ decadente ma pulito e ben servito . Infatti piscina, idro, sauna e massaggi un bel toccasana dopo i chilometri fatti !! La prima sera un giretto a piedi nel centro e a pelo ceniamo, qui chiudono presto e si rischiava di saltare la cena sarebbe stato un dramma…. altra camminatina per digerire poi a nanna: si sentiva la stanchezza della giornata!


LUNEDI’

Colazione ben fornita da ogni genere di conforto alimentare dal dolce al salato: a pancia piena si guida meglio! Partiamo il Che safety bike davanti a dare il passo, fa caldo ma per fortuna giriamo in zone collinari e ombreggianti: la prima tappa una basilica Romana. Costeggiamo il monte Bukk, il più alto dell’Ungheria a 1000 m, altra sosta in un ranch dove allevano cavalli con visita ad un mini museo di carrozze . Ripartiamo e il Che comincia le sue deviazioni, una strada tortuosa, roba da spaccare le dentiere dalle vibrazioni,in mezzo a boschi e qualche paese di etnia Rom . Avevo appena detto strano che non arrivi lo sterrato: faremo pure quello!! L’assistente contrario comincia a surriscaldarsi … poi riprende la strada normale fino a Aggtelek, un villaggio a nord del massiccio del Bukk a un centinaio di chilometri da Eger dove ci sono le Grotte Bardla (Unesco). Pensate che ci sono 24 km di gallerie, per il pubblico ci sono varie possibilità di visita. Noi faremo quella standard da 1 km: costo circa 8€, devo dire molto belle con spettacolo di luci e musica nella navata più grande : meritava! Dal fresco delle gallerie, usciamo e spuntiniamo . Rientriamo passando per ” Imola “: la strada tutta curve sembra proprio il circuito, ma ricominciano anche le buche che saranno una costante nei due giorni seguenti. Ci fermiamo esausti, io ho il lato B che urla vendetta!!! Sosta a Lillafured: ripartiamo ma finalmente la strada è bella e con delle curve da orgasmo. Persino Nevio, detto calma apparente, si lancia in messe in pieghe pur non avendo capelli …. Rientriamo in Hotel e arriva orso Gede e Valter con so copari . Ci organizziamo, si cenerà in Hotel . Giù le moto, aperitivo in centrum poi un po’ di terme per ristabilire il fisico martoriato dalla strada vibrante . Cena all’ aperto ottima !!!

MARTEDI’

Partiamo: destinazione Tokaj. Ora siamo in 10 moto. Il Che si gioca il jolly e ci guida per una strada itinerante, ma gli va male ed è un karakiri! 130 km di strada dove dovevi sperare di prendere la buca meno fonda! Non oso immaginare a cosa pensava il resto della truppa ma sicuramente niente di buono. Già all’ inizio pensa bene di entrare in una strada con divieto. Ci troviamo davanti ad un guado con fondo sabbioso : impossibile attraversarlo con le moto stradali!! Gli vado vicino in corsa. Gli dico:appena ti fermi preparati a una mezz’ ora di insulti. Se ne rende conto, lo aiuto e alla sosta gli levo la carica di apripista . A quel punto sono stretto a darla all’ assistente contrario . Finalmente arriviamo a Tokaj con il lato B che vibrava anche se eri già sceso dalla moto, in più fa molto caldo . Andiamo nel centro del paese: foto nella piazza con dietro Bacco e la cantina Rakoczi . Bellissima cantina con alla fine degustazione e spiegazione del vino Tokaj che non ha niente che a vedere con quello Friulano .La cantina e’ bella fresca e uscire al caldo è stato un trauma: dai 13 gradi in cantina ai 34 in esterna !!! Nel rientro strada ” normale ” fino a Eger: visitiamo la Vallata delle femmine. E’ vicino a Eger: li’ ,dentro le colline, ci sono addirittura numerate le cantine . Qui degustiamo il famoso Sangue del toro: vino rosso direi buono, tipo un nostro cabernet, anzi per scrupolo faremo visita a un altra cantina, ovviamente solo assaggio anche per capire la differenza! Faremo anche conoscenza con un gruppo bikers polacco . Rientriamo in Hotel , un idro e una sauna e si va a cena. Ci sono pure 50 verginelle, età media 65-80 anni, che cenano con gli unici maschi della comitiva: sono il prete e l’autista!! Vedo che ci danno dentro con i liquidi e gli sguardi sono infuocati verso noi . Cominciano a cantare e ci invitano a fare lo stesso: noi rispondiamo con un canto in Friulano e poi Il Che dice che sono un tenore alla Paparotti e allora, a grande richiesta, ho dovuto fare la performance … grande successo .. subito dopo ho distribuito autografi e baci …. Infine una camminatina per il centro, ci fermiamo in una taverna sotto la basilica di Eger che invece era una discoteca.

MERCOLEDI’

Colazione con le arzille nonnine ancora allegre che mi salutavano dicendo good Paparotti .
Il Titus parte presto causa impegno lavorativo, salutiamo anche orso Gede che va verso Brno e Valter che prosegue con suo copare la vacanza fino a sabato.
Noi rientriamo facendo autostrada fino Varazdin tagliando per sbucare a Ptuj, pranzato in riva alla Drava. Ripartiamo ma appena presa l’autostrada ci siamo un po’ persi, ognuno ha la sua tecnica di guida ma arriveremo a casa tutti sani e salvi.
Bel tour direi, molto divertente, goliardia a manetta, bravi anche i nostri gattoni OVER. Tour direi faticoso, 2000 km in quattro giorni , di cui 600 di strade che chiamarle strade è un eufemismo… con il caldo che durante il giorno è arrivato a toccare i 34 gradi a Tokaj!!

Sosta a Celje per togliere antipioggia e aspettare il Pompir
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La Guzzi Stelvio segna il territorio
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confine ungherese strada verso Lenti ss 75
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strada bella e confortevole
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naturalmente obiettivo sempre in agguato
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Alt a mezzogiorno: da un po’ si pranza
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siamo sul lago Balaton
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aveva dei particolari che mi hanno colpito
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si riprende l’autostrada
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siamo a Budapest
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panorama dalla collina della Cittadella
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Nevio in conquista: lei affascinata dal VFR
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Il giorno dopo lunedì partiamo e ci sembrava troppo grande la città e vedere le stesse cose si era al terzo giro il navigatore della Safty bike dava i numeri ma poi prontamente imposta i dati del tragitto da fare
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nella campagne ancora zappano ma ci sono anche contraddizioni in alcune fattorie mega trattori
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prima sosta
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non so perchè mi sentivo Jesus e in parte i due ladroni il Che e Olivano
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chiesa stile Romanico
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cip e ciop sempre molto vicini vicini
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qui si vede meglio lo stile romanico
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ripartiamo tra le colline
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ci fermiamo in un Ranch di cavalli Lipizzani con un mini museo di carrozze qui nel caso del pompiere se nasceva prima ecco il mezzo che adoperava
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questo è quello che è rimasto del cena di ieri sera
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vi ricordate la publicità di Vidal eccoli i cavalli bianchi
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ripartiamo verso le grotte ma appunto il Che fa la prima deviazione
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Olivano fa stracing in corsa
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Arriviamo alle grotte
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alcune foto
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nella grotta più ampia quasi come una basilica, hanno fatto dei giochi di luce e suoni che rendeva il momento quasi fiabesco
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finita la visita uno spuntinetto
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si riparte per Imola poi si rivelerà un circuito naturale le tante curve fatte
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ecco il primo segnale di cosa troveremo la sera
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sosta per prendere fiato
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Lillafured
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si rientra a Eger
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Il giorno dopo partiamo ma subito il Che ci fa capire che non è giornata pensava che quel cartello dicesse andate che la strada è bella
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infatti insabbiati nel guado
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forse non si ricordava che non cerano le moto solo di enduro Il suo portaborse gli ricorda sempre questo
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questo è il tratto più bello il resto ero impegnato alla guida a schivare i buchi talvolta abbastanza profondi che non so se entravi come ne uscivi
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tratti rurali di vita quotidiana
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qui come vedete ci sono ancora un sacco di fili e i nidi di cicogna ogni paese
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i contrasti di colore della campagna
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arrivati a Tokaj
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pure lui fa raccolta di gatti
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Ecco la piazza di Tokaj la statua del dio Baco dietro cè la cantina che andremo a visitare
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questa con la vista dalla parte opposta
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però Baco con il bere gli era diventato piccolo
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Si scende per la visita scende pure la temperatura
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bella cantina mi immaginavo già una bella festa in stile medioevale
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un cunicolo di 500metri con ai lati le botti
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vini di riserva
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menù dei assaggi che faremo
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bottiglie dei assaggi
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non so perchè il Kava di Valter ha sempre noie
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si rientra a Eger
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orso Gede il biker dei baby killer
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a livello elettrico direi che anche in sto giro due lampadine e un fanalino cadente vediamo che dall’ espressione mi sta mandando in quel paese ….o a fare in
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arriviamo nella vallata detta delle donne e a 1 km dal Hotel
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finalmente un po di fresco
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prima spinatura
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cin cin e in a chi ci vuole male !!
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da una cantina con assaggio sfuso a una con vino di etichetta
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ora basta meglio rientrare
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mi pareva che faceva un sound differente
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ultimo giorno si rientra
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vicino Putuj in riva alla Drava pranziamo come snaks ci danno delle tartine di lardo e cipolla cruda
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ripartiamo attraversiamo Putuj
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The end
Naturalmente è una mia interpretazione in modo come sempre scherzoso ora aspettiamo le altre foto e impressioni del viaggio

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