8 pensionati …..
percorso 30 km su 44 previsti… 550 km dislivellohttps://www.komoot.com/it-it/tour/2043221645?share_token=arAPsQdZaWGKZz5z6TMTdZT0E4R9fxnzDefWxWuX2O7VQgy4zw&ref=wtd
Come detto da previsione erano 44 km da fare ma si può anche cambiare non è obbligatorio ai nastri di partenza 8 ciclisti per caso. Uno solo che si ostina con muscolare ma non vorrei mai venisse a prenderlo l’elicottero ….Edo bravo si ma a mio avviso rischia che gli esca un polmone .Alle 9.30 appuntamento area sosta camper Gradisca stanno aumentando in 4 camperizzati. Ci si veste si organizza la partenza Edo della zona che la conosce palmo a palmo ci fa da guida e ci modifica l’itinerario. Si parte facciamo ponte del Isonzo e poi si comincia una ciclabile che poi diventa sterrato . Siamo sul carso o sul caxxo 😀tante pietraie con idromassaggi a secco che mettono a dura prova polsi e spalle specie in discesa. Decidiamo una piccola sosta al sacrario per non dimenticare il sacrificio di molti ITALIANI…:
Redipuglia (GO), dallo sloveno “sredij polije” ovvero terra di mezzo” è il più grande Sacrario Militare Italiano e venne realizzato su progetto dell’architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni.
Inaugurato nel 1938, custodisce le salme di 100.000 caduti della Grande Guerra.
L’opera, realizzata sulle pendici del Monte Sei Busi, cima aspramente contesa nella prima fase della Grande Guerra, si presenta come uno schieramento militare con alla base la tomba del Duca d’Aosta, Comandante della III Armata, cui fanno ala quelle dei suoi generali.
Seguono disposte su ventidue gradoni le salme dei 39.857 caduti identificati.
Nell’ultimo gradone, in due grandi tombe comuni ai lati della cappella votiva, riposano le salme di 60.330 Caduti Ignoti.
Si prosegue tra le trincee e postazione della guerra fredda i sentieri vibrano sempre più dure ste pietre che immagini le fatiche fatte a scavare i tunnel e trincee. Ma la storia non insegna purtroppo! Si prosegue per Doberdò del lago per una discesa che la dentiera mi ha vibrato per mezzora … Poi le salite di San Martino e ultima fatica San Michele in fine Santo chi arriva hahhahaha Passiamo passerella e rientriamo In area sosta . Personalmente per motivi tecno pratici e tattici dovevo rientrare presto dunque lo chef cotto divorato fatto la pasta la sera prima così in 4 minuti di riscaldamento al volo e divorata ottima trenette al tartufo con condimento funghi e fiammiferi spek . Rientrato poi alla base in orario prestabilito tutto ok bel giro giornata splendida senza nuvole sole al mattino fresco ma poi con andare delle ore il sole ci ha riscaldati
Qui alla partenza
QuiEdo un dur non mole i primi segni di cedimento stavano per uscire polmons e coradele 😱poi si è ripreso dandoci nozioni e facendoci da guida .
titolo foto : class
prime pozzanghere
troviamo un sacco di recinti con filo si pensava mucche invece asini da subito il via alle battute ma in realtà nessuno del nostro gruppo si è qualificato al palio di Fagagna
ma abbiamo buone probabilità che qualcuno di noi si qualifichi per il 2025😀
ormai ferro vecchio
dal san Michele
una bel discesone dal San Michele
Isonzo
prenotato al tavolo 2 con menù del Chef cotto divorato
una squisitezza con un esplosione di aromi e sapori ….
al tavolo 5 loro che tentavano di sbolognarmi le mezze maniche poi ho capito perchè…
ecco il perchè probabilmente dentro cera qualcosa di molto dubbioso… direi di allucinante visto gli effetti collaterali😱
due piccoli mini video
MANDI MANDI AL PROSSIN GIR …….
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