Ho riscoperto la E-BIKE come meglio mantenersi in forma e convivere immersi nella natura , scoprendo paesaggi fantastici. Ma anche la bici può avere i suoi pericoli …. ma veniamo a noi partenza ore 8.45 stavolta con strumentazione per navigazione al top ! LELE ciclista per caso , FABRI pseudo iron man, SANDRO pompir . Cielo sereno, freddo ma siamo in inverno ed è normale che sia. Siamo ben vestiti ma poi man mano che il sole si alzava scaldando un po’ tolto vestiario. Avevo fatto percorso con Koomot poi a FABRIZIO che gli piace fare gara chi ce l’ha più lungo ora MA non da giovani forse ha sofferto il complesso d’inferiorità 😁 apposta ha inserito salita castello Fagagna . Io non ho fatta per il semplice motivo cerano già salite e si sa come si parte ma non si sa come sarà il percorso . Infatti sono rimasti senza batteria entrambi… io se non succedeva scivolata avevo ancora il 30 per cento arrivavo casa tranquillo. Sembra strano che Fabrizio con bici tecnologica leggera con batteria superiore alla mia sia rimasto senza😱 per me bleffa ora lo chiamerò iron-enel hahhhaha ….. Inizio percorso alcuni tratti ostici impegnativi alcuni tratti da spingere la bici a mano, guadi, e sentieri che sparivano nel nulla dunque pedalare su prati arati ecc….purtroppo koomot talvolta fa fare anche questo ! Su questi terreni Fabrizio gode come un riccio. Riusciamo comunque a cavarcela soste solo per din din , foto … dopo tre ore io sento il richiamo delle campane di Caporiacco decidiamo cambio programma ci fermiamo a pranzo da Vico come sempre ottimo . Ripartiamo ricercando il percorso e ci fa fare un sentiero stupendo con la panoramica da castello di Caporiacco a quello di Colloredo . Nel proseguo per cercare l’ippovia Cormor ci simo persi un po’ anche con la tempistica, Sandro doveva andare a prendere il pupo al asilo. Finalmente troviamo ippovia per guadagnare tempo cominciamo ad aumentare l’andatura ma in uno spiazzo coperto da erba fangoso non poco purtroppo la ruota avanti mi parte di brutto … cado rovinosamente a terra sbattendo la spalla. Pian piano con l’aiuto loro mi rialzo riesco a proseguire con una mano fino al asfalto. Loro rientrano ma Fabrizio viene a recuperarmi con fugone poi a casa mi cambio ero tutto impantanato.. un doccia veloce e su raggi, ortopedico in conclusione SUBLUSSAZIONE spalla🤬
faremo i prati dietro villa primavera Sandro non conosceva il percorso ho abitato a Basaldella e ora scopro questo…qui non nella foto Fabrizio prima scivolata ha voluto fare un campo arato . Ma praticamente da fermo , Mentre io Sandro intravvisto il sentiero
percorreremo il parco di Bertrando
primo guado
non è la tangenziale
FEAGNE
tipico luogo di sosta Friulano … era chiusa….
qui in attesa arrivassero loro avevano deviato per salita Fagagna
ci si toglie sole alto con le salitelle ci si scalda
anche io lo seguo
qualche tratto adir poco faticoso
siamo a RIVE D’ARCANO
Nel cuore del Friuli collinare furono progettati tre forti che andavano ad integrarsi con tutte le altre postazioni belliche del Medio Tagliamento. I forti di Col Roncone, Fagagna e Santa Margherita infatti si trovavano fra il sistema difensivo nei pressi del torrente Torre (Monte Bernadia e Adorgnano) e le batterie sul Fiume Tagliamento (Ragogna Bassa, Ragogna Alta e Col Colàt). Oggi purtroppo è possibile visitare solo il Forte di Col Roncone mentre quelli di Fagagna e Santa Margherita sono inaccessibili: il primo è privo di un passaggio che aggiri il fossato mentre il secondo si trova ancora su un’area militare.
passiamo per oasi naturalistica quadris
Bressana ora spero solo di bellezza
io sempre dichiarato che mangio …lui no non mangia🤥 se la cameriera non gli tira via il piatto mangia anche quello ….
presto che è tardi
giornatona nemmeno una nuvola
non sono effetti speciali ma foglie con una ventata
con sorrisetto sornione iron-enel😁
anche qui alla ricerca dei “trois” “persi
le bellezze del Cormor
the end qui la scivolata
in attesa recupero
mandi mandi ORA FERMO …. spero riprendere per fine gennaio…
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Qua in Cekia con la neve è un po’ difficile andare in bici.