Personaggi interpreti Fabrizio capo guida alpina a sx , Lele Caporal ciclista per caso a Dx
Bella giornata non fredda ma ventosa . Con Fabrizio ormai abituale compagno di merende si fa tour preparato con app. Komoot. Poi con eventuale modifiche in base alle avversità percorso . Oggi bel giro dicevo a livello meteo , a livello panoramico e paesaggistico Friulano. premetto Che i due Castelli di Rive d’Arcano e Ragogna già visitati con guida . Oggi si parte con camper Area sosta San Daniele da li scarichiamo le E-bike e si parte nel dubbio due batterie arrivo da giorni di mal di schiena e male ginocchia specie quello disastrato. Fabrizio invece in gran forma tipo iorn man cosa che vorrebbe far diventare anche me 😂 ma sono solo un ciclista per caso con indole goderecce😁. Partiamo da subito troviamo sentiero con dei lavori tubature e pozzanghere fangose . Poi prima salitella castello di Rive sempre bello. Si continua un largo giro tra sterrati sentieri impervi fino al imbocco salita M. Muris scelto la parte con salita dolce ma progressiva fatta con soste panorami e qualche video e foto. Poi la discesa fino al lago di Ruvigne ma li vedo batteria che stà per finire … speravo di farcela ma proprio a una manciata di metri in salita prima di arrivare a SanDaniele velocità di Stallo i miei 130 kg più 35 di bici non andavano avanti stallo completo😱 urge sostituzione ! Arrivati aperitivo in piazza con grissino classico prosciutto san Daniele . Arrivati in camper impronto subito crostino lardo pancettato e gnocchi con sugo dello chef che per errore abusato di droghe non pensate male peperoncino calabro viagra dei poveri ma direi buoni da leccarsi i baffi🥸 ora un po’ di foto con qualche didascalia divertente .
35 km circa 690 m. dislivello https://www.komoot.com/it-it/tour/1379780413
si parte fangosi
chiesetta di San Mauro
Castello di rive D’arcano
Il Castello d’Arcano superiore, magnificamente conservato e tuttora abitato, ancora oggi ha del magico per il sito isolato in cui è stato costruito.
Sorgeva in origine nei pressi della chiesetta di San Mauro, sulle rive del Corno. Per motivi difensivi e strategici venne successivamente ricostruito nel luogo dove tutt’oggi si trova. Gli ampliamenti strutturali probabilmente risalgono al XIII secolo. È certo che dal XII secolo appartenne alla famiglia dei Tricano, marescalchi e gonfalonieri ereditari del patriarca di Aquileia.
Il castello ancora oggi presenta il suo suggestivo aspetto medievale, con le cortine merlate alla guelfa, la caratteristica doppia torre e il possente mastio con, in sommità, un’elegante fila di bifore tardo romaniche.
All’interno si trovano una saletta affrescata da Andrea Urbani e varie sale con camini e portali realizzati da Raffaello de’ Raffaelli.
adiacente c’è una cantina di ottimi vini
qui c’è un incrocio di canali , torrenti rogge ….
qui l’imbocco di un sentiero tra a dx una roggia a sx un torrente nel mezzo il sentiero umido il brivido se cadi bagno fuori stagione è unico 😅
ma ditemi voi se sono sentieri da fare in bici Fabrizio iron man gode a mettermi in difficoltà ma anche lui ultimo tratto fermato a spingere la bici hahahahhah tiè
clas come patatis
riprendiamo la pianura
vecchi ricordi di lavoro deposito bus
colori autunnali che si apprestano al inverno
Già visitato un paio di volte ….
si sale Il castello di Ragogna (secoli VI-XVIII) sorge in uno dei luoghi più suggestivi e panoramici di Ragogna. La vista migliore è dalla strada che sale al Monte: si possono vedere le mura di cinta merlanda con la porta Nord, il mastio, il cortile interno con il pozzo ed una serie di fabbricati che in origine ospitavano le cantine, le segrete, le cucine e le scuderie.
La storia
Nel periodo romano sorge a San Pietro di Ragogna il “Castrum Reuniae”, fortificazione lungo la pedemontana friulana a difesa della strada romana che portava a Norico. In epoca longobarda diventa un importante centro in cui si rifiugiano le popolazioni in occasione delle invasioni degli Avari. Non si hanno informazioni, ma alcune testimonianze artistiche di notevole interesse documentano l’importanza che riveste il sito in questi secoli.
I successivi documenti sul castello di Ragogna si hanno a partire dal XII secolo, al tempo dei suoi feudatari, gli Eppestein, duchi di Carinzia, i quali nel 1218 cedono il feudo ai Ragogna, anch’essi di origine tedesca. E’ il momento del massimo splendore, durante le lotte fra il Patriarca di Aquileia ed i duchi d’Austria i Ragogna si schierano con quest’ultimi diventando famosi soprattutto per numerose operazioni di brigantaggio, nel 1365 il Castello viene espugnato dal Patriarca.
Nel XV secolo diventa proprietà Repubblica Veneta, successivamente 1503, i Conti di Porcia acquistano il feudo ed il castello, restaurato, diventa una residenza secondaria. Il terremoto del 1511 e l’incendio del 1560 sono fatali; il sito viene abbandonato definitivamente alla fine del secolo XVIII e donato al Comune.
si sale con alcuni tratti contro vento ….
che dire la fatica ti regala poi dei bei panorami vale la pena farli panorama Tagliamento che scende verso il mare
siamo solo a metà salita 🤣
altro versante muris panorama Tagliamento per capirci direzione Osoppo
anche qui fortini luoghi della grande guerra …..
Discesa giù per il muro di Muris ma riesco a fare lo stesso qualche scatto
oggi niente asfalti solo verde e boschi sentire i profumi eau parfum de ledan colettion o eau parfum comut di Cristaian non Dior ma Cristian l’agricul 😇 profumi campagnoli che ti aprono i polmoni
ora il lago di ruvigne
Il lago di Ragogna, ultimo bacino intermorenico della regione, è di origine glaciale.
Formatosi 12.000 anni fa è caratterizzato da una forma ellittica, con un diametro di 700 m e una profondità che varia dai 9 ai 10 m. Qui vegeta ancora la “castagna d’acqua“, assieme a ninfee e ranuncoli.
Non lontano dal lago sorge il cimitero israelitico con la tomba più antica datata 1742.
Le attività:
Il lago è un luogo ideale per l’osservazione degli uccelli migratori in transito ma anche della variegata avifauna stanziale. Si pratica la pesca, tra cui il carp fishing.
aperitivo in piazza con grissino con prosciutto san Daniele
si prosegue in camper con crostino con lardo pancettato
per finire gnocchi con ragù dello chef
ovviamente poi caffè di moka Bialetti e rientrati bel giro stavolta fortunati con il meteo a parte l’aria ma quella pulendo le nubi ci ha regalato bei panorami. Non faceva freddo per essere quasi Dicembre . Stavolta niente pranzo pasto operaio ma cucina Chef multistellato se non ci sono nuvole di notte con catering da Lelito il camaperito….
Mandi alla prossima Uscita
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Bella Lele, io ti posterò qualche giro sul Carso.
Più che postare si può fare assieme …