Accolti nel grembo di pietra del Monte Ràut che sovrasta imponente il borgo, sbucano inaspettati da ballatoi, finestre spalancate e dagli angoli più segreti dei cortili secenteschi: sono i numerosi presepi che trasformano ogni anno in un imperdibile museo all’aperto Poffabro, uno dei borghi più belli d’Italia riconosciuti dall’Anci. Passeggiando tra i vicoli e le viuzze del Borgo di Poffabro, curiosando dentro i cortili ed osservando i caratteristici davanzali delle finestre, si potranno ammirare innumerevoli presepi realizzati da mani giovani e da mani più esperte o semplicemente da chi vuole mettere alla prova la propria creatività. Qua e là si potranno pure ammirare altri capolavori realizzati da mani appassionate. Tra metà dicembre e metà gennaio artisti esperti e semplici appassionati espongono presepi tradizionali in porcellana, gesso e legno, che si affiancano a quelli realizzati in materiali e con tecniche innovative e fantasiose: il vetro, le stoffe destrutturate, le stoppie, i saponi intagliati, il rame battuto e la lana. Non mancano i presepi in cioccolato e dolci, ambientati su paesaggi di cotone, cruda pietra o accogliente paglia e quelli di ambientazione locale, con scenografie che riproducono in scala e con particolare cura le piazze e le vie del paese. Alcuni raggiungono dimensioni ragguardevoli, altri sono accolti in scenografie fantasiose: un minuscolo pentolino in rame, una radice d’albero, una pagnotta che culla al suo interno un piccolissimo Gesù. Il tutto si snoda in una suggestiva ambientazione, quasi fiabesca, con decorazioni di frutta, fiori e legno, musiche natalizie e luci soffuse, capaci di incantare ogni anno oltre ventimila visitatori e trasformare il paesino, adagiato dolcemente sulle falde del monte, in un presepe anch’esso.
Che dire una bella sorpresa questo paesino che è già un presepio di suo se poi lo adorni con i presepi diventa un gioiello natalizio. Giornata fredda non superiamo i 3 gradi alle 9 45 puntuali Sandro e freschi di cognome e visto la giornata di fatto! colazione al Tirelli e si parte… poco traffico arrivati a Maniago cominciamo ad addentrarci e l’andatura molto cauta le curve piegare meno possibile . Arriviamo infreddoliti specie poi quando levi i guanti le menai erano un po’ fredde ma la visione del paesino e dei suoi presepi insieme a un buon brulè ci riscalda direi molto bello consiglio di farci un giro . Cerano pure le visite guidate che a mio parere meritano abbiamo sentito uno stralcio di spiegazione su come e perchè delle case con tetti così vicini .. E’ quasi mezzogiorno ripieghiamo verso Pinzano per pranzare al vecjo traghet ottimo pranzo ! rientrato presto casa il freddo e ormai la giornata si spegne presto e avevo la lady a casa
vestizione partenza
vuole fare il figo gomme termiche
qui sosta aperitivo
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