Report Bosnia Martin brod,Iaice,Krka

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Prefazione questo era il programma
PROGRAMMA

https://www.google.it/maps/dir/Udine+UD … authuser=0
Prosegue :
https://www.google.it/maps/dir/Puljane/ … authuser=0
PRIMA NOTTE A JAJCE prenotazione fatta qui qui 47 euro A CAMERA PER DUE PERSONE con colazione e parking moto http://www.booking.com/hotel/ba/stari-g … tal;ucfs=1&
SECONDA NOTTE A : SEBENICCO 45 € a camera doppia
http://www.booking.com/hotel/hr/sibenik … tal;ucfs=1&



Partecipanti

President Honda Croosstourer DCT
CHE Triumph 1200
Ros BMW GS
Sandro fari Super Tenerè
Nevio Triumph 800
Tritolo Honda Crosstourer DCT



Idea nata questo inverno appena ero sicuro del ponte . Sbirciando qui è la mi è venuto fuori questo itinerario Lo preparo documentandomi e prenotando i due Hotel, studiando il percorso . Poi son venute le adesioni bloccate a 6 per motivi tecnico tattici semplicemente il tour sono impegnativi e se sono concentrati in pochi giorni bisogna essere in pochi e con un po’ di esperienza .
Ore 6 si parte a kozina faremo il pieno tutti in modo da partire con autonomia uguale fa freddo colazione e partiamo per un valico secondario che conosco per evitare code ma il freddo si fa pungente siamo a 2 gradi. Visto l’ora mattutina mi son trovato per ben 2 volte dei caprioli in strada oltre a scoiattoli …. Passiamo indenni il confine scendiamo verso Rieka pensando di riscaldarci un po’ niente da fare. Comincia la Bora fredda del est ….. siamo su un pezzo di super strada che ci porta fino alla costiera li le follate sono toste dunque marce basse e busto in avanti , passiamo Senj e saliamo nel passo fino li la bora ha continuato poi man mano che ci inoltriamo scende d’intensità ma le temperature rimangono basse e vediamo alcune chiazze di neve nei bordi. Primo pit stop con la scusa di fare benzina un bel the bollente per riscaldarci e aggiustamento set abbigliamento . Già in questi casi ci si veste a Cipolla quando le temperature vanno dai 0 ai 22 gradi . Un Grazie a Vittorino che ci aveva preannunciato la situazione lui lavorando in Bosnia è rientrato proprio in pieno brutto tempo. Siamo caldi ripartiamo con antipioggia sembrava che potesse piovere o nevicare …. passiamo Otociac paese che fu ben distrutto dalla guerra lo hanno rimesso in a posto.Passiamo vicini ai laghi di Plivicje per entrare in Bosnia li altra dogana fuori i documenti . Appena entrati subito i primi minareti, passiamo Biach e sono le 13 sosta pranzo grill mix in un bel locale sul fiume . Finalmente si apre il cielo e minaccia sole . Partiamo giriamo verso il parco UNA fino a Vakulen vakuf da li fino a Martin Brod uno sterrato semplice la strada si snoda in una vallata stretta . Arrivati entriamo nel paesino un po’ al’ antica facciamo alcuni ponti e si vede il fiume è bello gonfio e rigoglioso dalla neve che si scioglie . Facciamo il tiket un euro , ci avviamo a piedi verso la cascata bella anche il posto carino un po’ fuori dalle bolge di turisti . continuo a raccontare con ausilio delle foto …

ma inizio con le foto si parte !
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primo pit stop prima di passare Otocac
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come detto si viaggiava dai 2 ai 7 gradi qui cera pure nuvolo
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fatto il confine dire abbastanza veloci qui volevano documenti più la carta verde mentre nel rientro anche il libretto
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appena entri i primi minaretti
al 48% da bosgnacchi (per la maggior parte musulmani)
al 37,1% da serbi (per la maggior parte cristiani ortodossi)
al 14,3% da croati (per la maggior parte cristiani cattolici)
allo 0,6% da altre etnie
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passato Biach fatto rifornimento di benzina costa meno di un euro ci fermiamo a pranzo scelgo un posto romantico sul fiume
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come vedete è bello grosso
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ci offrono un the appena arrivati ci vedono ben infreddoliti poi birra da abbinare al mix di carne
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su un letto di pane la grigliata
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ore 13.51 si riparte il cielo si è pulito e si comincia a scaldarsi
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qui il tempo passa con più lentezza
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Il Francy voleva buttarsi al pensiero che gli mancheranno ancora 10 anni per la pensione
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le varie tonalità del verde
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vorrebbe schiacciare un pisolo :zzzz:
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comincia lo sterrato semplice per nulla difficoltoso se non per le buche
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siamo al ingresso park
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El Fari si diverte sul ponte
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il fiume scorre tra la vegetazione
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belle nella loro naturalezza
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acqua fresch
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anche gli alberi hanno un cuore
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ci spiega un sistema di lavatrice al naturale Che la Rex non ha voluto brevettare
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siamo vicini al confine Croato saliamo con strada che ha qualche sasso sula carreggiata e intravedo pure i cartelli attenzione mine già qui ce ne sono tante ancora e costa troppo a sminare problema che a pochi interessa ormai la guerra è finita
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arrivati sopra una bella visuale tipo gole del verdon
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come dicevo un sali scendi di altipiani e non ti rendi conto che sei sui 800 metri
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troviamo la neve in più zone
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laghetti prima di Jaice
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Eccoci arrivati a jaice bella cittadina
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hotel fronte moschea
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Primo inconveniente la Honda alimenta una GS batteria ko . La sera il Ros dichiarava giornata dura ma nessun inconveniente. Io dico mai dire gatto se non ce lai nel sacco ! primi 20 minuti persi ….
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Jaice bella cittadina tranquilla la sera cenato una pizza birra e caffè 4 euro. Nota dolente fumano nei locali dunque nei bar sembra di essere nella pianura padana in autunno ….abbiamo avuto il tempo per risciacquare le moto dal tanto sale che avevano addosso, è la prima volta che lavo la moto in un tour . Prima di salutarla un giro per il centro
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Ripartiamo facendo una stradina
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a Sipovo faremo benzina e li secondo imprevisto le manichette hanno il colore verde ma sono di gasolio azz così non uno ma due fanno il pieno di gasolio! ( diciamo che ci si poteva confondere facilmente) Accortosi non resta che travasarlo fuori e rifare il pieno di benzina . Il benzinaio molto disponibile a mio avviso gli verrà su il gasolio dallo stomaco per un bel po’ … Mentre Il Ros fatto pieno e acceso la moto per caricare la batteria così per rimetterla in moto è stata dura grande fumata ma è andata … altri 45 minuti persi ….
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scusate la foto è sfuocata ma si vede la possibilità di errore
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e’ andata in moto grande fumata
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ripartiamo in salita
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come vedete niente rettilinei e anche la quota sale
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arriveremo a quota 1300
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qui siamo sui 1300 m .
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i segni della guerra in alcuni paesi sono ancora ben visibili, distrutto e incendiato tutte le case prima di andarsene la dimostrazione che l’uomo puo’ dare il peggio di se pur avendo un una testa e un cervello , e come sempre muore e soffre sempre la popolazione la povera gente vedi ora in Siria . A Grasinak la strada di punto in bianco diventa a 4 corsie rimango stupito ma poi abbiamo ragionandoci capito che era un ex aeroporto militare . Anche qui perdiamo un sacco di tempo era prevista una strada ma era uno sterrato di montagna e abbastanza lungo alche desistiamo al ‘impresa , troppo pesanti per fare ste cose .. proseguiremo allungando ancora la strada e perdita di tempo che può essere adoperato per il park di Krka poi siamo tardi sulla tabella di marcia per i vari imprevisti
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Il Francy lo stradologo anche lui si affida a zio Garmin taglia per una strada che passa in mezzo alle case anzi entriamo dentro una casa probabile abusiva al rientro avviso Google map e Garmin … in più cera un passaggio impegnativo
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da qui Celebic fino al confine una bella vallata iniziata con un rettilineo e poi ampi curvoni
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dei laghi lacustri con il scioglimento neve
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traffico assente qualche mukka al pascolo e una che ci seguiva di colore giallo
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poi un piccolo passo e il confine Bosniaco e Croato siamo tardi intanto che sbrigano le pratiche vado un pezzetino avanti per din din e visto l’orario una brioche avanzata da ieri che in certi casi di sopravvivenza è nettare . scendiamo verso Tenin il Che doveva individuare luogo per un pranzo furtivo si aveva alcuni viveri al sacco per guadagnare tempo . Cosa non facile quando serve non trovi il posto che ti serve passiamo altro paesino con centro storico e panoramico niente si era da tante ore in sella e la truppa cominciava a sbuffare ma si sa il tour è anche questo con il Franci consiglio ormai tirare dritto al parco di Krka e trovare un tavolino . Lo troveremo non dei migliori ma serviva per sbollire un po la stanchezza …..
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sempre occhio vigile strade con poco traffico ma non vuol dire meno pericolose da ogni tipo di animale che ti puoi trovare sulla carreggiata lo il codice non lo conoscono .
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come detto sono le 14 ore di guida dicono stop
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facciamo il giro per le stradine si questo praticamente fiordo che sbocca a Sebenicco alimentato da un fiume il krka
siamo per l’imbarcadero per il monastero ma il boat è appena partito il prossimo tra un ora bene andiamo alle cascate ci concentreremo li ….
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ahi me sti giovani si addormentano facendo selfie
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arrivati con sorpresa manco avessimo dato appuntamento troveremo Nillo e Aria coppia tosta di Conegliano che si aggregano a noi .
In attesa boat
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cera pure lui
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si parte stavolta senza moto
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colore cromatico 50 sfumature di verde
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pulizie interne
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classica foto per dire io cero
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qui possiamo dire noi eravamo
belle mi sentivo tarzan
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le radici mai dimenticarsele
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non sono bello ma vicino a certe bellezze naturali aumento il gradimento
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Ripartiamo per Sebenicco ammetto di avere sbagliato location troppo centrale e non si entra con le moto e dopo una giornata in moto farti con bauletti il centro a piedi non è il massimo, chiedo scusa la prossima volta starò più attento . Il titolare freddo poco socievole, poi anche a cena preso la fregatura non buono e cibo stracotto ma non facciamo un dramma fanno parte del viaggio anche le scelte sbagliate ci sembrava che fosse un buon ambiente e pieno mentre gli altri in parte vuoti …. ci siamo rifatti al rientro a Bakar
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Camminatina per il centro per andare alla famigerata cena
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tutte belle ste cittadine Dalmate che si affacciano al mare ne ho viste parecchie aggiungento pure questa ma spero di ritornarci per vederla come si deve
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il famoso duomo Unesco con le nicchie vuote le statue sono state predate da Napoleone
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è finita anche sta giornata meravigliosa motara
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spente le luci originali si accendono i lampioni
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Ultimo giorno si rientra avevo previsto colazione e giretto a piedi per qualche foto a Sebenicco di giorno ma un po non ci siamo capiti va be una buona occasione per ritornarci … Il Francy non sta va bene la sera prima niente di che spossatezza facciamo colazione e decidiamo strada costiera Nevio conosce un percorso vicino ai laghi salati a Karin Gornij
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qui il paesino di Donij karin
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da qui per una 40 di chilometri ci fa da tappo o da safty car il furgone della Policja lo vediamo davanti a Francy
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Che dire la costiera dalmata è un orgasmo farla una danza inebriante anche andando a velocità normali cosa che è bene fare ! ovviamente una volta che il furgone si è fermato abbiamo danzato come si deve . Incontriamo due caccia Fantom Crosstourer DCT che ci sorpassano in piena li riconosco Tuoaldo e Dalseno
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ogni tanto si rallentava per compattare e vedere la costa
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arriviamo a Senj sosta aperitivo controllo gomme
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arrivano pure i due caccia poi si continueranno un pezzo con noi con pranzo a bakar unico che rientra subito il Franci stomaco in disordine
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a Seni infatti vedendo le previsioni ci siam detti almeno arrivare al pranzo asciutti
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un bel risottone ai frutti di mare ecco qui vien fuori il mototurista godereccio
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fisch fresc
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detto fatto cotto e mangiato orate per me :amen: e branzino ormai anche la palacinka brinderemo al compleanno di Paola ladi di Dalseno e il Ros gli regala un suo libro autografato e firmato da tutti noi come ricordo
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ci vestiamo da pioggia il cielo è plumbeo e per non fermarsi dopo meglio farlo con calma adesso ottimo pranzo si riparte
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Baja di Bakar
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Fine foto e racconto dicono tutto il resto è Noia ….. bel tour rientrati tutti a parte qualche lieve inconveniente ma fa parte del tour direi ci è andata bene anche con il meteo nonostante tutto pochi giorni prima nevicava e dopo pioggia nel mezzo il nostro ponte direi un gran lato b. Mandi al prossimo tour

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