President – Honda varadero
Sandro Pompir – Honda varadero
Il Celtico – Aprilia Caponord
Sandro san Zorz- Suzuki V: Strom
Rientrati tutti alla base e questo è l’importante! L’unico inconveniente è capitato a Sandro san Zorz : il mono posteriore scoppiato con perdita di tutto l’olio. Quattro mesi fa lo aveva revisionato e sostituito le molle ma i sobbalzi delle strade rumene lo hanno messo ko … ha proseguito lo stesso con la guida Australiana cioè saltava come un canguro eccitato. E’ stato bravo e gli faccio i miei complimenti l’ ha presa con filosofia ma a Belgrado ci ha lasciati per prendere l’autostrada e rientrare, un vero peccato…
Detto questo per il resto a meraviglia a livello meteo neanche una goccia di pioggia, temperature frizzanti fino a Senj poi calura nei due giorni finali .
Un po’ di numeri :
3500 km fatti di cui circa 2000 di curve
Passato per 6 nazioni con 4 monete diverse
Per dormire dai 20€ ad un massimo di 35€ con colazione
Naturalmente i compagni di viaggio di cui due novizi sono andati alla grande semmai non essendo abituati a tour del genere alla lunga la stanchezza li assaliva.
ora vi racconto il viaggio con l’aiuto delle foto così capite bene luoghi e situazioni .
Tutto è iniziato la sera prima a Terenzano con il Gran prix
Visto la serata avevo già prenotato a Budapest . Alle 7 ritrovo e partenza. Faremo tutta autostrada attraversando la Slovenia fino a Maribor poi costeggiando il lago Balaton, sosta pranzo a Siofok. Ripartiamo e il navigatore ci porta diritti a destinazione: una pensione vicino al quartiere di Buda. Una doccia e subito andiamo alla cittadella la parte più interessante di Budapest
troveremo tanti sposi
a primo impatto pensavo fosse Matteo
Il famoso ponte che collega Buda a Pest : lo ricorderemo per aver preso una delle due ” fregature” 4 birre e due piattini di patatine 26 euro!
abbiamo trovato la città con poca gente pochi turisti che giravano
ma i gatti neri c’erano!
ecco le birre salatissime
il giorno successivo colazione
partiamo da Budapest destinazione Cluj Napoca in Romania
strada diritta fino al confine rumeno poi iniziano le curve per tutto il nostro tour
poi troviamo un gruppo di biker ungheresi e due italiani : ci accodiamo !
Arriviamo a Cluj Napoca, ci vuole un po’ per incastrare le moto all’ interno di un recinto. E’ gia’ buio, usciamo per la cena e allora chiediamo indicazioni per un ristorantino
Poi andiamo in un pub per un drink e per chiudere in bellezza un sigarillo
Il Celtico a tutti i costi vuole anche lui una foto
Come vedete dall’ abbigliamento, non c’era quel “caldon “di ferragosto
Si riparte con destinazione Sibiu
C’è un po’ di nuvolo ma si viaggia bene
Per strada si incontrano molte chiese fortificate
E paesette caratteristici
Arriviamo a Sibiu situata all’ estremità meridionale del bassopiano transilvanico ai piedi dei Carpazi,. tappa ideale delle tre capitali Vallacche. Al centro c’è una bellissima piazza anzi due collegate tra loro .
Qui i muratori indossano questa specie di divisa
La piazza
Il tombino con stemma
La ricetta della ciorba, minestra tipica locale
Caratteristica dei tetti
Si accendono le luci su Sibiu, ma si accende anche la fame: andiamo in piazza in un ottimo locale con piano bar . Ci mangiamo la ciorba di funghi e un filettone ! Stavolta niente birra ma un cabernet- franck un po’ barricato che si sposa benissimo con la carne . Alla fine un dolcetto ai frutti di bosco: siamo o non siamo in ferie !Direi cena ottima !!
Una passeggiata per digerire
Il mattino seguente notiamo sotto la moto di Sandro dell’ olio fuoriuscito dal suo mono posteriore, ci rendiamo conto subito di quel che è successo, cerchiamo di incoraggiarlo e proseguiamo. Vederlo saltare di continuo non è il massimo . Manco farlo apposta abbiamo pure uno sterrato da fare
Siamo in direzione Sighisoara con sosta alla chiesa fortificata di Birtan. Durante il tragitto troviamo un mercato degli animali frequentato dal popolo Rom. Molto bello vedere i loro volti caratteristici. Non hanno nulla a che fare con quelli che ci ripuliscono le case !!
Arrivati nella chiesa fortificata di Birtan
Ripartiamo subito per Sighisoara, la città medioevale meglio conservata e più evocatrice della Transilvania. Qui nacque l’impalatore Vlad Tepes. La sua storia ha ispirato Bram Stoker che ha creato il personaggio di Dracula, ma prima di iniziare la visita si pranza …….ma va’ strano !!
I Black Cats
Curiosa sta foto !
Non so perchè ma la pizzeria non deve essere proprio rumena DOC
Tutti pronti, si riparte per Brasov
Autoscatto
Arrivati a Brasov ci avvaliamo dell’ ottima guida per trovare da dormire in un posto strategico. Brasov è la Cortina rumena : si passa dai cavalli che trainano carri alle Ferrari o ai lussuosi fuoristrada. E’ una vecchia città sassone: da una piazza parte la via centrale con nel mezzo i tavoli all’ombra .
Mi sono sempre definito un mototurista godereccio, guai far patire il proprio corpo
Andiamo a visitare il castello di Dracula non merita per niente ma si respira un’aria ” strana ” , inquietante !!!
Andiamo anche a Poiana a vedere questo castello
un GS adv in senso contrario ma chi gli ha dato la patente
Venerdì 17, il giorno del mio compleanno, lo trascorro in moto percorrendo al Transafagarasan, la strada più alta della Romania: il passo è a 2040 metri , il loro Stelvio . Sandro san Zorz stringe i denti e prosegue il saltellante tour . Si notano parecchi cani randagi e anche molti cani morti ai lati delle strade.
Qui vediamo Sandro che per sicurezza fa scendere un carrello
A proposito di birre prendiamo spunto dal giubbino . In Romania la birra era la Ciuc e la Ursus, a Sarajevo la birra prende il nome della città ed è squisita.
Questa è divertente, non potevo non fare una foto !
Qui faccio spesa: compro il miele per la moglie
La lunga discesa arriva fino a Pitesti .Il manto stradale è veramente buono : molto bella da farsi con qualche piega
Dormiamo vicino al confine con la Serbia, attraversiamo il Ponte di ferro: non è che una diga. Salutiamo la Romania!
Nas Tito ormai ..
Iniziamo le Gole del Danubio
Nei pressi di Smederevo Sandro san Zorz ci saluta e rientra causa mono post. rotto. Noi proseguiamo il nostro tour come da programma. Ma questo animaletto mi ha fatto fermare e qui prendiamo la seconda cantonata del tour !!
Salutiamo Sandro, lui rientra e noi scendiamo per Cacak, Titovo Uzice ed entriamo in Bosnia Erzegovina. La prima città è Visegrad: da qui in poi il paesaggio è molto bello, prima tra gole poi sugli altipiani in un verde rigoglioso di alberi . Purtroppo ci sono ancora i segni di quella guerra feroce che 20 anni fa ha messo in ginocchio queste popolazioni. Mi viene orrore solo ad immaginare quello che hanno provato…. Di certo la guerra è sempre una sconfitta per tutti! A Sarajevo è bello sapere che una moltitudine di religioni e razze convive pacificamente. I giovani che la sera sono assieme a far festa spero riescano a chiudere questa brutta pagina di storia.
Visegrad
Qui Sandro il pompir entra in training autogeno
Sarajevo bellissima città! Un amico del Celtico Bosniaco ci ha dato delle dritte e così alloggiamo all’ Hotel Art nel mezzo della città vecchia. Ero al quinto piano e da lassù si godeva di una bella prospettiva
Ecco l’Hotel: quello con vetrate in nero
Foto fatta dall’ Hotel la sera
Al mattino
A colazione il Celtico si spazzolava un bel po’ di cotolette
La Moschea
Come vi dicevo …
Il primo impennava: forse sapeva del mio arrivo …..
Suonavano talmente a manetta che la gente buttava i soldi dalla finestra per riprendere a dormire!
Molte case sono state ristrutturate ma dove non ci sono soldi gli orrori purtroppo sono rimasti
L’ambasciata Iraniana è un po’ fuori dal centro e sembra un bunker
Siamo arrivati sabato sera e domenica era tutto chiuso. Si preparavano alla fine del Ramadam: infatti domenica sera la città si è riempita: tutti i locali traboccavano di gente.
Qui capirete a che ora ho fatto la foto
Immagino già che date siano scolpite sulle lapidi
Qui siamo in zona aeroporto
Questo è il famoso tunnel della salvezza
Qui la seconda dritta: l’ antica birreria di Sarajevo
La birra è buonissima, si mangia pure bene, un ottimo filetto cotto giusto leggermente rosato
Prima di partire un ricordino lo lasciamo anche noi
Lasciamo Sarajevo e iniziamo la strada del rientro: Travnik , Jajce , Bihac.
Qui sosta tecnica
Le cascate di Jajce
Dopo le cascate ci sono due laghetti
Qui mi sembra che la tonalità del verde sia espressa veramente bene
Altipiani: si oscilla tra i 500 e i 1.200 metri
A pochi chilometri da Bihac una sosta
Dopo un’ estenuante ricerca di un hotel a Senj ecco i risultati
In effetti durante tutto il tour abbiamo viaggiato bene nel fresco ma ora nello scendere verso il mare ci ha assalito il caldo.
Qui siamo a Parenzo per un po’ di relax e di mare. La Caponord del Celtico compie 50.000 km
The end: fatto un bel tour, ora mi devo riprendere dopo questi giorni vissuti intensamente. Se per i musulmani è finito il ramadam, per me inizia ora hahahha….. così ha detto la mia Lady ……dopo avermi squadrato al mio rientro !!!
Ringrazio i compagni di viaggio e arrivederci al prossimo
Mandi